Con le interviste ai candidati sindaco su animali e ambiente, abbiamo cercato di capire che cosa ci possiamo ragionevolmente aspettare nei prossimi cinque anni da chi andrà ad amministrare la città. La scelta è stata quella di rivolgergli sei domande aperte per consentire loro di esprimersi liberamente e in senso generale.

Il nostro obiettivo è continuare a svolgere questa attività, entrando più nei dettagli, per conoscere, di più e meglio, quale sia la visione e la sensibilità su certi argomenti. Perchè Rimini è davvero a un bivio.

Negli ultimi dieci anni sono stati fatti interventi che ancora non si possono ritenere sufficienti per considerare Rimini nella parte alta di un’ipotetica classifica delle città più pet friendly d’Italia.

La questione che apriamo oggi è quella del canile.

Un tema che ci sta molto a cuore per due motivi: utilizza risorse pubbliche e deve in qualche modo occuparsi di benessere animale per i soggetti sfortunati che, per svariati motivi, ci arrivano.

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Quale modello per il nuovo canile di Rimini?

Iniziamo ad affrontare l’argomento segnalando un incontro che si svolgerà martedì 21 settembre alle ore 18 al Caffè delle Rose. Sarà presente il Dott. Fabio Vergoni (Medico Veterinario) che presenterà il progetto Rimini Città Centro Benessere per Animali che prevede la realizzazione a Rimini di un Parco Canile Rifugio.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per avere qualche informazione in più.

Prima di tutto Dott. Vergoni, perchè ha deciso di candidarsi?

Nasce da una convinzione maturata nel tempo sin dal 2011 dopo aver percepito che a Rimini ci fosse la necessità di un cambiamento. Ci ho provato, da fuori. Ma non è stato possibile. Così ho pensato che entrando in Consiglio Comunale tutto sarebbe più semplice.

La locandina dell’evento. L’appuntamento è per martedì 21 alle ore 18 al Caffè delle Rose – Rimini Marina Centro.

Dalle nostre interviste ai principali candidati sindaci è emerso, in generale, un certo interesse per il benessere animale. Cosa ne pensa?

Ho letto, e non può che farmi piacere. Sono argomenti che conosco benissimo, peraltro tutta una serie di interventi li avevo proposti già dieci anni fa. Ma sono rimasti inascoltati. Mi chiedo spesso perchè tutto questo non sia stato fatto prima.

In una nota il candidato sindaco Enzo Ceccarelli ha dichiarato che la legge quadro 281/91 ha fallito il suo obiettivo. In che senso e con quali conseguenze per la comunità locale?

La dimostrazione è sotto i nostri occhi. Nei canili, per come sono concepiti oggi, ci sono tantissime criticità. I problemi e i disagi sono duplici e riguardano sia i cani ospiti sia chi li gestisce. Secondo me è arrivato il momento di fare una riflessione molto puntuale.

Partendo da dove?

Sicuramente dal fatto che la relazione che abbiamo oggi con i nostri animali non è più quella di trent’anni fa quando è stata concepita quella legge. Una volta i cani vivevano in giardino con un tozzo di pane, oggi sono nei nostri letti. Quindi quel modello pensato a suo tempo oggi non è più attuale e i tempi sono maturi per un cambio di marcia.

Di che cosa si parlerà martedì all’incontro?

Entrerò nel merito del progetto Rimini Città Centro Benessere per Animali che prevede anche la realizzazione di un Parco Canile Rifugio che supera nettamente il modello che attualmente è previsto per l’intervento a Spadarolo. Un intervento che realizzerà sicuramente un canile a cinque stelle ma che non risolve tutta una serie di problemi di cui ci sarà occasione di parlare durante l’incontro.  Il Parco Canile Rifugio che abbiamo in mente è una cosa completamente diversa!

A proposito, ieri è arrivato il via libra della Regione. Cosa ne pensa?

Penso che sia una buona notizia, anche se tutto il progetto è legato alla possibilità di bonifica e risanamento dell’area. Il punto è un altro. Non capisco perché ci sia l’idea di spendere soldi pubblici per una visone di canile che ormai è superata: quella dei cani all’interno di box. In Italia il modello Parco Canile Rifugio è già presente, penso ad esempio a quelli realizzati a Perugia e Milano. Alla base c’è un modello totalmente diverso da quello che si pensa di fare a Spadarolo.

Il Parco Canile Rifugio di Rimini è un progetto personale?

Enzo Ceccarelli ha mostrato grande attenzione e sensibilità al tema del benessere animale. E’ un obiettivo di colazione, è una battaglia del centrodestra.

Ci può fare un esempio di come sarebbe fatto?

Nel modello del Parco Canile i cani in liberi in spazi ampi, in un contesto totalmente a misura di cane. Oggi chi entra in un canile sembra quasi di entrare in uno zoo, vede i cani chiusi in una gabbia in ambienti precari. I cani arrivano, sono ospitati, e si fa qualcosa per favorire le adozioni. Non ci sono progetti strutturati per mancanza di risorse economiche e professionali. Il Parco Canile Rifugio è tutto il contrario. E’ concepito come una cittadella, dove la maggior parte delle attività sono finalizzate a incrementare notevolmente l’indice di adottabilità dei cani quindi le adozioni. Le persone, le famiglie lo possono visitare, fare passeggiate all’interno, partecipare a incontri di formazione, vedere i cani liberi, interagire con personale qualificato e debitamente formato per farsi immediatamente un’idea di che cosa voglia dire avere un cane. Chi lo frequenta si dovrà sentire come se stesse in una grande famiglia, senza che ci sia un limite alle relazioni, tanto meno barriere.

Avete già capito dove è possibile realizzare questa struttura?

Ci stiamo lavorando e sono in corso delle indagini. E tra le ipotesi anche di concordare un contratto di concordato d’uso su un terreno pubblico ad uso privato. Servirà un investimento iniziale poi il modello prevede che la struttura possa autofinanziarsi esattamente come fa un’azienda. Si tratta di soluzioni assolutamente praticabili. In Italia ci sono esempi e tutto funziona. Per la collettività l’onere è sicuramente inferiore rispetto alle attuali ipotesi. Ci sarà un quadro dirigente e tanti professionisti per fare in modo che tutti i cani presenti possano essere nelle condizioni di essere adottati il più velocemente possibile. Nella famiglia giusta ovviamente.

Un progetto ‘chiuso’ o ‘aperto’?

Assolutamente aperto. Si aprirà un tavolo di lavoro a cui potranno partecipare tutti, compreso ovviamente il mondo del volontariato che tanto ha fatto e sta facendo.

Domenico Chiericozzi

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Candidato sindaco Enzo Ceccarelli (Centrodestra)
Candidato sindaco Mario Erbetta (Rinascita civica)

Di Domenico Chiericozzi

Giornalista e direttore Città a 4 Zampe

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