Con Mario Erbetta, leader della lista Rinascita Civica, inizia il tour di Città a 4 Zampe con i candidati sindaci che il 3 e 4 ottobre 2021 concorreranno alla carica di primo cittadino.

A tutti verranno rivolte sei domande su temi cari a Città a 4 Zampe: ambiente, territorio, animali di affezione e selvatici.


Quali sono i programmi di Rinascita Civica su ambiente e animali?

Sono diversi. Ad esempio Rinascita Civica ha sempre richiesto degli sgambatoi per i cani in ogni quartiere. Una struttura di questo genere costa sui 20 mila euro e nel nostro programma elettorale è previsto che dovrebbe sorgerne come detto almeno uno in ogni quartiere, in zone come la Gaiofana dove c’è tanto verde ma anche in altri quartieri con meno verde pubblico. Sul canile ho fatto molte interrogazioni in Consiglio Comunale per alcune morti strane avvenute in breve tempo. Francamente la gestione della cooperativa che attualmente ha la convenzione con il Comune non mi entusiasma. Io darei una registrata al canile e guarderei alla realizzazione di qualcosa di diverso, più moderno e funzionale, si può e si deve fare meglio.

Per quanto riguarda l’ambiente io sono favorevole alla realizzazione del parco eolico marino, sarebbe un volano per far diventare Rimini la prima città green d’Italia. Le pale eoliche in mare hanno il supposto difetto di rompere l’orizzonte, però sono il futuro. Sicuramente grazie a questo intervento avremmo la metà della provincia alimentata a energia pulita, e per il disagio della skyline l’ente realizzatore può dare in cambio compensazioni per la cittadinanza, come efficientamenti energetici per gli immobili del Comune. Abbiamo una buona parte degli immobili con riscaldamento a gasolio, un parco macchine comunale vetusto, con tantissime automobili euro zero. Con le compensazioni si potrebbe efficientare il riscaldamento degli immobili pubblici, cambiare il reparto macchine, acquisire mezzi ecologici ed elettrici. Tutto il Metromare potrebbe andare ad idrogeno. Poi i parco eolico potrebbe essere un polo di attrazione turistico, si potrebbe fare snorkeling, sarebbe un luogo di riproduzione per la fauna che si lega alle pale dato il microclima favorevole che realizzerà di fatto un parco marino. E poi sarebbe una concessione trentennale, una volta scaduta l’impianto può essere ceduto al Comune, l’energia prodotta sarebbe nostra.

Se diventasse sindaco di Rimini cosa vorrebbe realizzare nei primi 100 giorni di governo della città a favore dell’ambiente e di coloro che ci abitano, quindi gli animali in primis?

Nei primi 100 giorni farei subito, come detto, almeno uno sgambatoio a quartiere, così come per ogni quartiere le casette dell’acqua per risparmiare la plastica. Inoltre vorrei prevedere che tutti coloro che si dotano di un impianto di depurazione dell’acqua abbiano sconti sulla Tari, perché acqua depurata in casa vorrebbe dire meno plastica in giro e quindi meno rifiuti.

Pensa di poter considerare cani e gatti, gli animali domestici, ma anche quelli selvatici, che abitano nella nostra città, destinatari di diritti maggiori di quelli di cui godono ora?

Sicuramente sì, ho visto in questi anni una grande evoluzione nella sensibilità verso gli animali in città. Sono a Rimini da 43 anni, l’attenzione verso gli animali è aumentata progressivamente, tantissime famiglie hanno un cane o un gatto. Anche io ho un Bouldoge francese di tre anni di nome Nike. I cani ed i gatti sono persone di famiglia e vanno valorizzati per quello che ormai sono, come membri del nucleo famigliare. E poi vedo in generale una maggiore sensibilità verso flora e fauna che fanno parte integrante del nostro sistema.

Non pensa che il gattile, di cui la città si deve dotare per legge, sia ormai una priorità improcrastinabile?

Bisogna farlo. Questa struttura va fatta velocemente seguendo standard moderni. Serve più umanità verso gli animali che non possono essere considerati cose o beni ma sono parte integrante della natura e dell’ambiente comune a cui vanno riconosciuti dei propri diritti.

Cosa pensa di fare per aiutare, anche economicamente, chi decide di adottare un cane o un gatto ricoverati in canile oppure in un rifugio?

La leva che può utilizzare il Comune è sempre la detassazione locale, quella su cui riusciamo ad influire maggiormente. Possiamo prevedere incentivi per chi adotta un cane o un gatto in canile, anche per le spese veterinarie che pesano tanto. Lì si potrebbe intervenire.

Come immagina una città dove flora e fauna siano tra le priorità da tutelare? Forse serve lavorare sulle nuove generazioni per creare una nuova sensibilità?

La sensibilità verso questi temi va sollecitata nelle scuole. Il rispetto per la natura va incentivato all’interno dei percorsi di istruzione. Penso che i beni futuri saranno terra e acqua, chi avrà terra e acqua potrà resistere a qualsiasi calamità. Non voglio più vedere terreni incolti e abbandonati anche comunali. Ho previsto nel mio programma agevolazioni per chi coltiva la terra con tecniche nuove e particolari, soprattutto per i più giovani e nel contempo penalizzazioni con aumenti dell’Imu per chi non coltiva la propria terra.

Alessandro Giuliani

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