Da circa tre anni, a Cesena, si trova “Doggy College”. Molto più di un centro cinofilo, ma una “scuola” in cui sia i cani e i loro proprietari possono condividere e imparare qualcosa in più l’uno dell’altro. Ad avere l’idea di creare questa realtà sono stati due educatori cinofili: il 49enne riminese Mirko Bucci e la 40enne cesenate Desiree Ciampa. Mirko è un Educatore CSEN, diplomato ENPA, Dog Partnership, mentre Desiree è una educatrice cinofila AIECI-CSEN, oltre a essere coadiutrice iscritta nel registro nazionale e tecnico Treibball AIT. Entrambi sono educatori cinofili certificati secondo la norma UNI 11790:2020.

Doggy Collage nasce – raccontano Mirko e Desiree – dall’idea di creare uno spazio di condivisione, in cui le persone possano sentirsi accolte, ascoltate e benvenute e dove il benessere del cane venga sempre al primo posto. Insieme a Doggy College facciamo classi di socializzazione, ricerca dispersi in superficie ludico sportiva. Oltre a tutto questo, prepariamo incontri e seminari per promuovere cultura cinofila e consapevolezza e organizziamo, due volte l’anno, una vacanza ludica per cani e persone.

Quando è nata la vostra passione per i cani?

Mirco. Ho sempre avuto amore per gli animali ma non potevo averne, almeno fino al 2004, quando assieme ad una casa tutta mia ho preso il mio primo cane. Al momento ne ho due: Gemma di 6 anni e Nikita di 10.

Desiree. Sono cresciuta con cani e gatti in un mondo in cani e gatti erano parte del contesto sociale. Ora con me vivono due gatti: Mafalda e Mordicchio, rispettivamente di 10 e 4 anni, e due cani: Magalì e Pablo, che hanno 8 e 4 anni.

Quando, invece, avete deciso di diventare educatori cinofili?

Mirco. Ho cominciato a studiare nel 2014, poiché avevo un cane mordace coi suoi simili e i percorsi che avevo affrontato con lui non avevano sortito risultati. Dal primo corso a cui ho partecipato non mi sono più fermato e ho continuato a studiare e a formarmi.

Desiree. Ho iniziato la mia formazione cinofila come Coadiutore del Cane in IAA nel 2016 (quella ancora erroneamente definita pet therapy). Ma da lì ho capito che avevo necessità di conoscere veramente il cane, i suoi stati emotivi e la sua comunicazione.

Cosa significa essere educatori cinofili?

Mirco. Penso che dovrebbe significare educare, non il cane ma la famiglia, responsabilizzare, fare sensibilizzazione e cercare di ovviare ai problemi in anticipo.

Desiree. È un lavoro di grande responsabilità in cui si deve tenere in conto il benessere del cane e del complesso familiare. Prima di tutto, per me, è fondamentale lavorare per adozioni e acquisti consapevoli perché da lì parte tutto, e poi l’educatore deve essere un facilitatore della relazione, un traduttore.

Che tipo di attività e servizi portate avanti?

Mirco. Mi occupo di educazione del cane di base, consulenza domiciliare legata a problemi di gestione, e tratto anche problemi comportamentali, che nei casi più difficili condivido con un veterinario esperto in comportamento. Sono anche pet sitter e pratico agility e discdog.

Desiree. Mi occupo di educazione di base e avvio alle attività sportive come agility dog, treibball e detection e sono anche responsabile delle adozioni del Rifugio ENPA di Faenza. 

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Fra i nostri progetti c’è sicuramente quello di promuovere adozioni consapevoli: ci occupiamo spesso di affiancamento a titolo gratuito e vorremmo organizzare eventi e incontri per aiutare le persone a scegliere il cane “giusto” per le esigenze della famiglia. Ci piacerebbe anche portare avanti delle iniziative con i bambini per costruire una cultura cinofila nelle nuove generazioni che sia basata su dati scientifici e non opinioni. La nostra battaglia contro i metodi e gli strumenti coercitivi è ovviamente un’attività quotidiana e non conosce sosta.

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Di Nicola Luccarelli

Giornalista

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