Gli alimenti per cani e gatti e le prestazioni veterinarie oggi sono gravati dall’aliquota IVA al 22%. Il carico fiscale “gravoso” che ricade sulle famiglie che vivono con un animale da compagnia.

A sostenere questa battaglia sono le maggiori sigle del settore: Medici Veterinari, imprese dell’alimentazione degli animali da compagnia e dei farmaci veterinari.

In una lettera aperta al Governo e al Parlamento le sigle firmatarie chiedono che le prestazioni veterinarie e gli alimenti per cani e gatti vengano permanentemente collocati in fascia IVA agevolata al 10%, la stessa dei medicinali veterinari.

Riteniamo improcrastinabile alleggerire il pesante carico fiscale che grava sulla salute e sul benessere delle popolazioni animali del nostro Paese alla luce dell’emergenza sanitaria ed economica nazionale, delle strategie della Commissione Europea e delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) – scrivono i promotori dell’iniziativa.

L’IVA – si legge nella Lettera – rappresenta il principale ostacolo economico-fiscale e il più rilevante dissuasore sociale al conseguimento
dei nuovi obiettivi strategici – nazionali, europei e globali- per la sanità animale e la sanità pubblica. La persistente disomogeneità di trattamento impositivo (aliquote IVA differenziate ed eccessivamente elevate) “renderà inefficaci le sinergie del comparto per conseguire obiettivi dai quali dipenderanno anche le risorse finanziarie del Recovery Plan”.

Più precisamente si richiede che sia “necessario e urgente” individuare il primo provvedimento normativo utile ad un allineamento definitivo delle aliquote IVA applicate al settore della salute e del benessere animale, attraverso la ricollocazione delle prestazioni veterinarie (Codice Ateco 75) e degli alimenti per animali da compagnia condizionati per la vendita al minuto (Con la modifica della Tab. A, Parte II, numero 20 e Parte III numero 91, del DPR 633/72 e l’abrogazione del comma 6 art. 75 della L 413 del 1991) nel medesimo scaglione d’Imposta agevolata (10%) al pari dei medicinali veterinari.

In Italia, ci sono 60 milioni di animali da compagnia: su base ISTAT, il rapporto tra gli animali da compagnia e la popolazione italiana è di 1 a 1. Un cittadino per ogni animale da compagnia; 1,5 famiglie italiane su 3.

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