In collaborazione con il Dott. Maurizio Scozzoli, Medico Veterinario libero professionista e docente al Master di Fitoterapia Clinica alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bologna.

Quella che proponiamo è una panoramica generale sull’utilizzo di fitoterapici e oli essenziali in patologie nel cane e nel gatto. Affrontiamo l’argomento con il supporto del Dott. Maurizio Scozzoli, medico veterinario libero professionista e docente al Master di Fitoterapia Clinica alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bologna.

I campi di applicazione sulle patologie dei Pet sono molto ampi e, quando è necessario, possono anche aiutare a ridurre l’impiego dei medicinali. Ecco alcuni esempi e mi raccomando … niente “fai da te”. Consulta sempre il tuo medico veterinario di fiducia!

PIANTE OFFICINALI.

I derivati dell’acido salicilico costituiscono un rimedio contro le malattie reumatiche e le infiammazioni osteoarticolari. I precursori dell’acido salicilico contenuti nel Salice bianco (Salix alba) e nella Spirea ulmaria (Spirea ulmaria L.) sono un utile ausilio terapeutico. Il Salice bianco (Salix alba) contiene nella propria corteccia vari precursori dell’acido salicilico, la salicina e la salicortina che vengono trasformati nell’intestino e nel fegato in acido salicilico. La salicina, contrariamente ai salicilati di sintesi (Aspirina), non irrita lo stomaco poiché si trasforma in acido salicilico a livello intestinale ed epatico, permettendo trattamenti anche per periodi relativamente lunghi. La Spirea ulmaria contiene derivati salicilici (aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile) provenienti dall’idrolisi di un glucoside, attivi come antinfiammatori e antidolorifici.

Altre piante officinali con attività antinfiammatorie ed analgesica sonol’Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) e la Boswellia serrata. Tali Piante officinali sono molto interessanti in gran parte delle patologie infiammatorie tra cui i processi a carico dell’apparato muscolo scheletrico.

Per attività anabolizzante e ricostituente, il Fieno greco (Trigonella foenum graecum), che potrebbero avere un ruolo importante nei soggetti che riducono l’esercizio fisico (per il dolore o per la immobilizzazione a seguito di interventi ortopedici )  e presentano un quadro di atrofia muscolare.

OLI ESSENZIALI.

Per quanto riguarda gli oli essenziali ad uso interno sicuramente l’indicazione più significativa è rappresentata dall’utilizzo nel campo delle malattie a eziologia batterica e micotica. Nelle patologie infettive dell’apparato respiratorio (micoplasmosi, pasteurellosi, sindromi influenzali, ecc.), gastroenterico (enteriti batteriche, clostridiosi, salmonellosi, colibacillosi, infezioni protozoarie, ecc.) e genito-urinario (vaginiti, ecc.).

Per il tratto urinario, problematiche così frequenti nel cane e nel gatto essendo spesso causate da batteri resistenti, come E.coli e Enterococcus spp., l’antibiotico  non consente la risoluzione del problema. L’uso di oli essenziali si è dimostrato utile contro ceppi multi-resistenti di E.coli ed Enterococcus spp. isolati da cani e gatti affetti da gravi infezioni del tratto urinario. I risultati migliori sono stati osservati con gli oli essenziali di Origanum vulgare e Thymus vulgaris risultati efficaci contro entrambi i patogeni. Questi oli potrebbero essere quindi impiegati nelle formulazioni per i lavaggi esterni e/o intravescicali nei piccoli animali.

Nel cane è stato descritto un effetto profilattico sullo sviluppo di infezioni del tratto urinario conseguente al consumo di mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon), per la sua capacità di inibire l’adesione del E. Coli sull’epitelio vescicale. Oltre al mirtillo rosso americano altre piante (Hieracium pilosella, Solidago virgaurea, Betulla alba) possono essere di ausilio grazie al loro capacità di aumentare la quantità di urina e il flusso urinario favorendo un effetto lavaggio delle vie urinarie.

Gli oli essenziali nell’uso esterno hanno numerose funzioni terapeutiche: applicazioni sulle lesioni cutanee di varia origine (ferite, piaghe, dermatiti, dermatomicosi, piodermiti, ecc.), affezioni della ghiandola mammaria (mastiti, ragadi del capezzolo, lesioni traumatiche, ecc.) e trattamenti antiparassitari (pidocchi, pulci, zecche, acari, ecc.). L’attività parassiticida e repellente degli oli essenziali sui parassiti esterni e sugli insetti volanti possono essere un utile ausilio al controllo di numerose infestazioni che colpiscono tutte le specie animali (Thymus vulgaris, Cymbopogon nardus, Pelargonium graveolens, Eucalyptus globuls, Lavanda angustifolia).

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