Quella del Medico Veterinario è una professione che sta cambiando rapidamente in funzione dei progressi della medicina e delle evoluzioni che avvengono nella società. Come tutti gli anni abbiamo fatto il punto della situazione con il Dott. Luca Venturini, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Rimini.

Tra le domande che gli abbiamo rivolto anche quella relativa alla possibilità di creare a Rimini un ospedale veterinario. I tempi sono maturi?


Dott. Venturini, quale ruolo riveste oggi principalmente il Medico Veterinario?
Oggi è sempre di più quello di aiutare i proprietari a rendersi conto che hanno a che fare con un essere vivente. In questo senso la mentalità sta cambiando. Aiuta i proprietari a capire quali sono le prevenzioni da fare e nella gestione delle zoonosi, cioè di quelle malattie che sono trasmissibili all’uomo dall’animale come ad esempio la Leishmaniosi canina, invalidante per l’animale ma che può esserlo anche per noi.


Che cosa è cambiato durante in questi due anni di pandemia?
Gli animali d’affezione sono sicuramente ancora di più entrati a far parte a tutti gli effetti del nucleo familiare.


Quali novità per la medicina veterinaria territoriale? È possibile, o auspicabile, che in provincia prenda vita un ospedale veterinario?
A Savignano ha aperto una struttura che supporta in particolare le realtà che non riescono o, momentaneamente, non possono fare reperibilità 24 ore su 24. Per il resto a Rimini, cliniche e ambulatori, garantiscono questo servizio e molto altro naturalmente, come la strumentazione che a mio avviso non manca per cui sul territorio è possibile soddisfare tutte le principali necessità, compresa la diagnostica per immagini con Tac e Risonanza Magnetica. Per progetti più importanti tra noi professionisti se ne parla da anni, ma al momento su Rimini non è mai stato trovato
un accordo.

Ci sono sempre più compagnie di assicurazioni che propongono prodotti assicurativi per il rimborso di spese mediche veterinarie (infortunio e malattia) per cani e gatti. Cosa ne pensa di questa novità?
È valida anche perchè permetterebbe a noi veterinari di lavorare meglio. Sta prendendo lentamente piede ma al momento mi sembra che c’è poca fiducia da parte della persone per via delle troppe clausole o esclusioni.

Gestione corretta e responsabile del cane. Cosa ne pensa dei corsi di educazione di base per tutti i proprietari?
Sul possesso responsabile non posso che essere d’accordo. In passato le iniziative erano dall’Ausl e per quanto ci riguarda in questi ultimi due anni a causa della pandemia, l’attività ordinistica è stata impegnata su altri fronti. Spero
che l’attività venga ripresa. La cosa migliore sarebbe che si attivassero i Comuni coinvolgendo l’Ordine per individuare i colleghi che possono fare da relatori. In alternativa l’ASL che oltre alle competenze ha anche una struttura organizzativa adeguata.

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Di Domenico Chiericozzi

Giornalista e direttore Città a 4 Zampe

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