Elisa Filippucci è sicuramente l’emblema di un cambiamento che sta avvenendo nella cinofilia italiana, e di cui si iniziano a vedere gli effetti anche a livello locale. Per questo abbiamo deciso di raccontare la sua storia e, allo stesso tempo, tenere alta l’attenzione su una professione, ed un ruolo, quello dell’educatore cinofilo, che si sta sempre più definendo.
Sull’edizione 2022 di Città a 4 Zampe abbiamo già iniziato ad affrontare l’argomento, peraltro complesso e tutt’altro che definito, ovvero quello dei “professionisti cinofili certificati” segnalando quelli presenti sul territorio provinciale. Tra questi, appunto, Elisa Filippucci.
Avvicinare ancora di più i proprietari ai loro amici a quattro zampe per comprenderne al meglio le esigenze. È quello che sta provando ad insegnare la 34enne educatrice cinofila cattolichina Elisa Filippucci (foto). Elisa, che a casa ha Cleopatra (gatto europeo tigrato di 10 anni), e Yoshi (pastore australiano di 6 anni), ci racconta la sua storia e alcuni segreti di questo mestiere.
Elisa, quando è nato il tuo amore per gli animali?
Fin da bambina preferivo i peluches alle barbie ed ero a mio agio in mezzo agli animali. Comunque, abbiamo sempre avuto cani e gatti in famiglia, quindi è stato tutto molto naturale.
Quando invece hai deciso di lavorare con i cani e perché?
Grazie a Yoshi. Quando è arrivato avevo capito subito che era un cane particolare. Con il passare del tempo, alcuni suoi comportamenti mi hanno spinto a iniziare un percorso difficilissimo, nel 2018, a San Marino. Alla fine, nel giugno 2019, sono diventata Educatore Cinofilo Csen e Aieci. Sono un professionista certificata in conformità alla norma UNI 11790 da Accredia. Finalmente, dal 2020, esiste una norma unica che regolamenta il nostro settore per tutelare la professionalità, i clienti e, soprattutto, il benessere animale.
Cosa fa esattamente un educatore cinofilo?
Guida un binomio “cane/umano” nella giusta direzione. Inoltre, cerca di ampliare le conoscenze del cliente per far comprendere al meglio il proprio cane, migliorando la comunicazione e quindi la relazione. A volte sono semplici dritte sulla gestione quotidiana per risolvere problemi, altre volte c’è un cammino più lungo da fare e da costruire insieme. Di solito i clienti chiamano quando il cane già manifesta comportamenti molto indesiderati, ma il mio consiglio e cominciare da subito e con qualsiasi cane di qualsiasi età, si tratta di una piccola scuola per umani e pelosi. Comunque, in questo ambito, ci vuole tanta empatia, flessibilità, assertività e pazienza.
Collabori con qualche associazione o ente?
La mia attività si chiama “E con il cane” dove “E” sta per Elisa, Educazione e tutto quello che si può fare con il cane. Come ho già detto, faccio parte dell’Associazione Aieci, a livello nazionale, che ha contribuito alla stesura della norma per noi professionisti, fondamentale per tutelare il benessere dell’animale. Ogni anno fornisce, ai noi soci, una formazione costante e continua. Oltre a questo, collaboro con i campi cinofili di Fano, Misano, Canili di Gradara e Riccione, e l’Associazione “Borgo dei Grilli parlanti” di Gabicce e, da giugno, anche con il “Club del Sole” di Riccione. Tra l’altro, questa realtà ha inserito il servizio gratuito di un educatore cinofilo all’interno dei loro villaggi turistici pet friendly presenti in tutta Italia.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono in contatto con gli assessori dei Comuni di Cattolica e limitrofi per cercare di creare uno spazio tutto mio, o meglio di tutti. Ritengo infatti che manchi, nella nostra zona, un punto di riferimento per gli amanti dei cani, una sorta un centro sia ludico che educativo, dove si possano portare avanti diverse attività tra cui, ad esempio, istruzione, sport, divulgazione, eventi, asilo, lezioni singole e individuali. Insomma, ci stiamo lavorando e speriamo si possa realizzare al più presto!
© RIPRODUZIONE RISERVATA