Alla fine non è stato facile – neanche per gli operatori e i volontari del canile “Stefano Cerni” che l’hanno accudito nei mesi più difficili – staccarsi da Mario, il mix maltese di appena tre anni, abbandonato dopo un brutto incidente, quando aveva più bisogno di cure e amore, che adesso, dopo gli interventi chirurgici e le cure, ha trovato una nuova famiglia che lo ha accolto amorevolmente.
Era diventato la mascotte del canile, curato e coccolato da chiunque nella struttura comunale che accoglie cani d’affezione abbandonati o malati: un ospite privilegiato. Quella di Mario infatti è una storia davvero particolare, per le tante sofferenze e le difficoltà che ha dovuto subire in cui ha rischiato la vita. Vittima di un incidente grave, abbandonato e poi raccolto dal canile, Mario infatti ha dovuto subire ben 2 operazioni chirurgiche, nelle quali gli sono stati rimossi il rene e l’uretere destri, totalmente danneggiati dall’incidente. Mesi difficili di cure, visite, medicazioni ed esami, che adesso sono terminati non solo con la sua remissione, ma soprattutto con un’adozione che lo vedrà trasferirsi in una nuova casa, con una nuova famiglia che potrà dargli tutte le attenzioni e la cura che merita.
Quella di Mario è una delle tante storie a lieto fine del canile “Stefano Cerni”, che ha ricevuto in questi mesi l’attenzione di migliaia di persone da tutta la provincia riminese e anche da fuori, con la grande catena di solidarietà che si è attivata per finanziare le sue operazioni e le cure. Sono state dedicate a lui infatti le risorse provenienti dalle giornate organizzate in canile con i mercatini dei libri usati e l’iniziativa “Baffi e code”, che prevedeva la vendita di quaderni a righe e quadretti, pensati per le scuole elementari e medie, contenenti oltre alle foto degli ospiti del canile anche i racconti delle “adozioni del cuore”, i consigli e i suggerimenti dedicati agli amici a quattro zampe.
La tutela degli animali di cui si occupa anche il canile “Stefano Cerni” è prevista da una specifica normativa regionale che promuove e disciplina la loro tutela condannando qualsiasi atto di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono per favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Per questo i proprietari di cani devono provvedere all’iscrizione del proprio animale presso l’Anagrafe Canina del Comune di residenza e comunicare all’ufficio tutte le successive variazioni (cambio di proprietà e di residenza, decesso o eventuale smarrimento del proprio cane). Come noto a partire dal 2016 l’applicazione dei microchip può essere effettuata solo da veterinari accreditati presso la Regione Emilia-Romagna. Sono loro che attuano l’intera pratica di iscrizione dell’animale evitando così al cittadino di doversi recare in Comune.