I cuccioli appena nati non sono, a livello fisico, sensoriale e neurologico completamente formati, questo avverrà gradualmente nel tempo, ed è un percorso di maturazione che deve essere affrontato in maniera consapevole da chi gestisce questa fase.
a cura del Dott. Fabio Vergoni (Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale)
E’ oramai chiaro che, nell’ambito della relazione uomo – cane, chi di fatto ha la responsabilità di costruire un rapporto equilibrato e duraturo è l’uomo. E’ fondamentale quindi, quando ci rapportiamo con il nostro pet, essere a conoscenza del famoso “libretto delle istruzioni” e quindi di tutte le tappe di sviluppo che si susseguono durante il suo primo anno di vita.
Questo ci permetterà di soddisfare, le sue esigenze fisiologiche ed etologiche, Il suo modo di comunicare e di interpretare l’ambiente in cui vive, in pratica di rispettare la sua specificità. E’ importante sapere che i cuccioli appena nati (come del resto vale anche per noi), non sono, a livello fisico, sensoriale e neurologico completamente formati, questo avverrà gradualmente nel tempo, ed è un percorso di maturazione che deve essere affrontato in maniera consapevole da chi gestisce questa fase. Vediamo ora quali sono le tappe indicative dello sviluppo comportamentale del cane, ricordando che è una suddivisione didattica e quindi non va presa in maniera troppo rigida.
Abbiamo il periodo pre-natale che arriva fino alla nascita, il periodo neo natale che va dalla nascita all’apertura degli occhi ( 10-14 giorni), il periodo di transizione dall’apertura degli occhi fino alla comparsa del riflesso di trasalimento (cominciano a sentire, 20 giorni circa), il periodo di socializzazione dalle tre settimane ai tre mesi ( 10-14 settimane) e il periodo giovanile dalle 10 -14 settimane fino alla pubertà.
Anche se questo può sembrare strano già nel periodo pre-natale, intorno al 45° giorno di gravidanza , il cucciolo può reagire a stimoli che possono condizionare il suo comportamento futuro! È da poco tempo che si inserita questa fase e questo è stato possibile grazie all’apporto dell’indagine ecografia.
Quindi il cucciolo in utero può apprendere a tal punto che questo periodo può condizionare in senso positivo o negativo il suo comportamento da adulto.
Sono stati svolti degli studi provati scientificamente che ci dicono che esiste una vita cosciente intrauterina o che per lo meno esiste uno scambio di informazioni tra feto e madre.
Come possiamo quindi intervenire in questa fase per poter poi in seguito avere:
- Cani più tolleranti al contatto umano?
- Cani più tranquilli e quindi più facilmente adattabili agli stress che avranno nella loro vita?
- Come possiamo intervenire sulle loro future preferenze alimentari?
Come potete vedere sono situazioni importanti che se non affrontate correttamente possono essere alla base di problemi comportamentali tipo, cani che non amano essere manipolati e magari si rigirano e mordono, cani che non sopportano stress anche minimi tipo rumori o distacchi dai proprietari, cani che mangiano quello che vogliono costringendo addirittura alcuni proprietari a cucinare per loro!
Vediamo quindi come ci si deve comportare quando si vive l’emozione della propria “cucciola” gravida e ci si carica di aspettative sui nuovi cuccioli che entreranno a far parte di questo nostro mondo.
Sono tre i punti da focalizzare in questo periodo:
- La sensibilità tattile.
- Le reazioni emotive.
- Le preferenze alimentari.
Vedremo nel prossimo articolo come questo avviene e come dovremmo comportarci per fare in modo che tutto vada per il verso giusto.
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