Il benessere dei nostri pet dipende da tanti fattori. Tra questi l’alimentazione. Una corretta nutrizione influisce positivamente sul benessere psico-fisico di ogni animale e nella prevenzione e nella gestione di numerose malattie.

Ecco che cosa risulta dal Rapporto Assalco-Zoomark 2020 (fonte: Indagine IRI).

In caso di dubbi è sempre bene rivolgersi ai al veterinario per una visita nutrizionale e seguire i consigli di un negoziante molto esperto.

La quasi totalità dei proprietari di cani e gatti alimenta il proprio animale con alimenti industriali confezionati: il dato ammonta rispettivamente al 96% e al 97%. Solamente il 3% degli intervistati alimenta il proprio cane o gatto con cibi preparati e/o cucinati in casa o con gli avanzi della tavola.

L’alimentazione di cani e gatti risulta in una percentuale molto significativa essere costituita da un mix di alimenti umidi e secchi: tale scelta è effettuata dal 65% dei proprietari di gatti e dal 41% dei proprietari di cani.

Il tipo di alimentazione

Tra i proprietari che alimentano il proprio pet con alimenti confezionati,
abbiamo:
■ alimenti confezionati di base, cioè senza specifica funzione o specifica indicazione della razza/ età/taglia del pet
■ alimenti specifici, cioè alimenti destinati a specifiche razze, età, peso/taglia
■ alimenti dietetici, cioè con particolare fine nutrizionale a supporto di specifiche patologie
■ alimenti speciali, intendendo tutte le altre tipologie quali i monoproteici, biologici, olistici, ancestrali, vegetariani, senza glutine e BARF (acronimo di Bones and Raw Food, dall’inglese ossa e cibi crudi).

I proprietari attualmente alternano alimenti confezionati di base ad alimenti specifici o speciali o dietetici, dando al proprio pet una media di 3,5 alimenti diversi.

Gli alimenti di base sono scelti dal 27% dei proprietari di cane e dal 30% di quelli di gatti. Registrano un dato simile gli alimenti specifici per razze, stile di vita, età, taglie (28% per entrambe le specie animali), seguiti dagli alimenti monoproteici (16% per i cani e 10% per i gatti), dai biologici (5% e 9% rispettivamente) e dai dietetici (8% e 7% rispettivamente). Tutte le altre tipologie di alimentazione attualmente riportano percentuali di utilizzo ancora molto contenute e comprese tra 1% e 3%, ad eccezione degli alimenti olistici che, nel solo caso dei gatti, registrano un 7%.

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