Che differenza c’è tra un cane educato ed un cane competente?

di Serena Giorgetti (Educatrice Cinofila)

Purtroppo le città non sono fatte a misura di cane quindi i nostri amici si ritrovano a vivere in un ambiente che non gli troppo congeniale, e tantomeno per loro naturale. Ma sono anche animali estremamente adattabili. Se li guidiamo potranno imparare a vivere serenamente anche nell’ambiente urbano.

In una passeggiata in campagna o in un bosco se la possono cavare molto meglio di noi; in un ambiente cittadino siamo noi a dovergli insegnare le “buone maniere”. Sarà quindi necessario impostare fin da cuccioli un’adeguata educazione che, insieme alle esperienze vissute, farà sì che il cane arrivi ad avere le giuste competenze.

Utilizzo la parola “competente” perché c’è differenza tra un cane educato ed uno competente; quest’ultimo non ha bisogno che gli si dica di continuo cosa deve fare e come si deve comportare, ma autonomamente sceglierà il comportamento più adeguato alla situazione che gli viene proposta.

Per fare un esempio: entro in un bar con un cane “educato”, dovrò dirgli di stare seduto o sdraiato e di stare fermo, e di non abbaiare, ecc. Entro in un bar con il cane competente, mi segue tranquillamente al bancone o al tavolino, si metterà seduto o steso e rimarrà tranquillo fino a che non avremo finito, senza che io gli debba dire nulla.

Il mio cane tira al guinzaglio…

Una delle prime cose che dovremmo insegnare al nostro cane è di non tirare al guinzaglio. Facciamogli capire che stare vicini a noi è una cosa molto bella (ricordo che in città il guinzaglio non dove superare gli 1.5mt di lunghezza) e che in questo spazio avvengono un sacco di cose positive.

Un’altra cosa importante è far capire al cane che si può fidare totalmente di noi. Anche se è legato non lo metteremo in situazioni per lui sgradevoli. Se dovesse casualmente succedere saremmo pronti ad aiutarlo.

Una di queste situazioni potrebbe essere l’incontro con un altro cane. Erroneamente si pensa che il far incontrare i cani al guinzaglio voglia dire farli socializzare, così fin da subito si tende a far avvicinare il cane a tutti gli altri che si incontrano per strada.

In realtà in questo modo non facciamo altro che insegnare al nostro pet che bisogna andare verso tutti i cani, si troverà così a stretto contatto con cani estranei che magari non avrebbe mai voluto incontrare, verso cani che in realtà non gradiscono affatto avvicinamenti di sconosciuti, non potrà comunicare correttamente perché legato, non potrà allontanarsi se vorrà farlo.

Il risultato sarà un cane che tira e abbaia verso tutti i cani che incontra, ingestibile al guinzaglio. Va invece insegnato che al guinzaglio si sta insieme, e gli altri cani si incontrano nelle aree preposte, dove è possibile stare liberi e scegliere se interagire o meno con gli altri soggetti.

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