Sono i nonni a trasmetterle da bambina l’amore per i cani. Poi, più avanti, ci mette lo zampino cupido. Il fanciullo alato la fa irrimediabilmente innamorare di un medico veterinario. Così nel 2015 prende vita a Coriano il “Centro Veterinario Romagnolo” dove attualmente lavora come Front Office Manager. Un ruolo che contraddistingue la struttura veterinaria divenuta in pochi anni un punto di riferimento per molti pazienti delle colline riminesi e per chi affronta quotidianamente le emergenze legate ai piccoli randagi.


Una passione per gli animali nata in tenera età e che, con il passare del tempo, è cresciuta sempre di più e che ha portato Elena Celli (classe ’83), a creare, nel 2015 a Coriano, insieme a suo marito, Medico Veterinario Specializzato, il “Centro Veterinario Romagnolo”. Elena che, in questa clinica dove il marito è anche il Direttore Sanitario, riveste il ruolo di Front Office Manager, racconta la sua storia e, soprattutto, cosa rappresenta questo centro per lei e la sua famiglia.

Elena, quando è nato il tuo amore per gli animali?

«Mio nonno materno faceva l’architetto ma aveva anche un allevamento amatoriale di pastori tedeschi, in Ancona, mentre quello paterno era un cacciatore, che io definisco “anomalo”, perché teneva i propri cani come se fossero dei bambini. Anche per questo, fin da piccola, mi sono sempre piaciuti gli animali e pensavo di studiare veterinaria. Nel corso degli anni, le cose sono andate diversamente, fino a quando non ho incontrato un eccellente medico veterinario, mi sono innamorata di lui e alla fine ci siamo sposati».

Perché avete voluto dare vita a questo centro?

«Mi sembrava che nel territorio di Coriano, mancasse una struttura dedicata alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe, con reperibilità h24. Abbiamo deciso di seguire solo cani e gatti, perché pensiamo di poter dare il nostro meglio con loro. Possiamo contare su uno staff di 12 persone, composto da medici veterinari, anestesisti e una importante figura come quella del “tecnico veterinario”, simile all’infermiere di un ospedale. Tra le altre cose, eseguiamo interventi specialistici di chirurgia oncologica e laparoscopica».

Di cosa si occupa esattamente una Front Officer Manager all’interno di una clinica veterinaria?

«Ho frequentato, tra Roma e Milano, i corsi manageriali per le strutture veterinarie con “Brave Unconventional Business”, un gruppo di professionisti, tra cui Marta Dessena e Massimo Serreri, che forma figure manageriali nelle cliniche veterinarie. Mi occupo della gestione del personale, degli appuntamenti, delle esigenze dei clienti, ma anche di amministrazione e l’organizzazione di eventi “ad hoc” e campagne di sensibilizzazione, sempre concordate con i medici veterinari».

Quando torni a casa dal lavoro, ti aspetta qualche pelosetto?

«Ho 7 cani, 4 gatti, 2 topoline femmine e anche 2 simpaticissime cavie peruviane. A noi piace vivere in campagna dove i nostri animali sono liberi di entrare e uscire di casa quando vogliono. Per noi, loro sono membri della famiglia a tutti gli effetti. Io amo tutti i miei animali ma, se devo dire chi è la mia preferita, è sicuramente la “Viki” (foto), un pastore tedesco di quattro anni, con cui è nata una fortissima empatia».

Avete qualche progetto nel cassetto che vi piacerebbe realizzare?

«Stiamo aspettando di poter usare una struttura idonea per sviluppare progetti molto interessanti, tra cui un’area, dentro la clinica, di assoluto comfort, pensata per il proprietario che vuole passare del tempo con il proprio animale, quando viene ricoverato per motivi di salute non solo in day hospital, per non farlo sentire solo».

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Elena Celli con Viki.

Di Nicola Luccarelli

Giornalista

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