Il nuovo sentiero inaugurato oggi dalla locale sezione del Club Alpino Italiano è una buona occasione per una bella passeggiata e 6 zampe immersi nella storia e nell’arte di una delle zone collinari più suggestive del territorio Riminese.
Un nuovo sentiero è stato inaugurato questa mattina dai rappresentanti della sezione CAI (Club Alpino Italiano) di Rimini (gruppo sentieristica), e dagli assessori all’Ambiente e ai rapporti con il territorio, Anna Montini e Mattia Morolli con la partecipazione dei Carabinieri Forestali.
Non è la prima volta che si lavora ai sentieri storici di Covignano.
Già nel 2006 l’assessorato alle politiche ambientali dell’epoca completò un progetto di recupero e valorizzazione risistemando e attrezzando i principali sentieri sui colli di Covignano, Spadarolo e Vergiano.
Con questa iniziativa è stato sistemato il sentiero esistente, con la realizzazione di circa 100 punti di segnaletica orizzontale (bianchi e rossi come d’uso per la sentieristica) e con l’installazione di 27 elementi di segnaletica verticale (frecce direzionali).
Quale migliore occasione per lasciare la Città e immergersi nella natura, nella storia e nell’arte di una delle zone collinari più suggestive del territorio?
I dettagli del percorso.
Il percorso ha una lunghezza di 6,5 km, un dislivello di 160 metri, per un tempo di percorrenza stimato tra le 3 ore e le 3 ore 30 mezza.
Si parte dal piazzale sottostante il Santuario delle Grazie, il complesso francescano edificato alla fine del Trecento (1391-1396). Sul lato opposto all’ingresso del Santuario si trova il Museo degli Sguardi, esposizione delle raccolte etnografiche del Comune di Rimini. Dopo aver percorso via Vasari e via delle Fonti si arriva da Piazzale Ruffi e ci si inoltra per via Covignano in direzione dell’Abbazia di Scolca. L’ombrosa strada che porta all’Abbazia di Scolca poi a Villa Belvedere permette di avvicinare la rigogliosa vegetazione della collina. La salita all’Abbazia di Scolca è premiata con una splendida panoramica sulla valle dell’Ausa, incorniciata dagli ulivi. Oltre l’ingresso di Villa Belvedere, si costeggia il parco, dove svettano pini, tigli, querce, vecchi allori. A destra si apre il panorama sulle pendici di San Fortunato, sulla bassa Valmarecchia e la costa. La sommità collinare ospita l’edificio conventuale di San Girolamo, oggetto di scavi archeologici e restauri. All’altezza di Villa Battaglia si devia per via Monterotondo, tra uliveti di recente impianto. Di fronte a Villa Francolini, un piccolo bosco di lecci ricorda quello delle Grazie. Seguono ancora uliveti e abitazioni fin oltre la sbarra, dove inizia lo sterrato che conduce al piazzale della Galvanina. Il percorso procede ai piedi del colle. A Cà Palloni è possibile variare il percorso risalendo via San Lorenzo a Monte fino a riprendere via Covignano e trovarsi nelle adiacenze dell’Abbazia di Scolca, dalla quale tornare al punto di partenza. Via della Carletta scorre ancora infossata e stretta con i versanti collinari a destra. Si conclude il percorso risalendo lo sterrato che continua con via delle Fonti fino a ritrovare a sinistra via Vasari poi il Santuario delle Grazie.