di Michele Cleo (Educatore Cinofilo presso I-Doggy -RIMINI)

Molti di noi hanno vissuto da bambini con il cane di famiglia credendo che sia semplice gestirlo. La società è cambiata, abbiamo altre regole, ritmi e stile di vita. Oggi la vita è frenetica, siamo sempre di corsa, spesso viviamo in appartamenti, il costo della vita è alto. Avere un cane ci limiterà, ci costerà, in compenso ci riempirà di gioia. Purtroppo troppo spesso sono contattato proprio per risolvere i problemi comportamentali di un cane.

Troppo raramente per sapere cosa e come fare per inserire un cane nel proprio ambiente familiare e prevenire certi problemi.

E’ proprio su questo ultimo tema che mi vorrei soffermare, perché sono convinto che il vero benessere dell’animale sia collegato alla consapevolezza, per un futuro proprietario, nel sapere “cosa ci aspetta” dal fatto di avere un cane, quali siano le sue necessità e come inserire al meglio il nuovo compagno di vita all’interno della società.

E’ importante sapere che il cane, o meglio Canis Familiaris, è un mammifero appartenente all’ordine Carnivora (famiglia Canidi). E’ un animale sociale con istinti e pulsioni, ha delle caratteristiche di specie. Il corredo genetico del cane contiene gran parte di quello del lupo, suo diretto antenato. Tant’è che possiamo certamente dire che il cane è la forma domestica del lupo!

Pertanto, la tendenza a vivere in branco e a mantenere rapporti sociali personalizzati con ciascun membro è una delle caratteristiche fondamentali che il cane manifesta trovandosi a vivere in una famiglia umana.

Le razze le la loro memoria

A oggi l’uomo ha selezionato oltre 400 razze ognuna con una memoria distinta e definita, per dare origine a individui che dovrebbero rappresentare il cosiddetto “standard”, cioè il tipo morfologico e caratteriale che identifica la razza.

Si va dal Chihuahua (il suo peso può variare da 1,5 kg a 3 kg e la sua altezza dai 15 ai 35 centimetri) e all’Alano (il suo peso può variare da 100 kg a 120 kg e la sua altezza da 70 a 86 centimetri). Pertanto esiste assolutamente la possibilità di scelta al fine di optare per il soggetto più idoneo per noi.

Ci sono senz’altro delle differenze sostanziali fra le varie razze di cani, che
sono le ragioni per cui si dovrebbe preferire l’una o per l’altra. Ogni razza è stata selezionata dall’uomo per rispondere a delle esigenze precise.

Un esempio? I cani da pastore sono molto energici e hanno bisogno di essere impegnati costantemente. Se non si ha tempo da dedicare a un Border Collie, nato per lavorare con l’uomo, si rischierà di avere di fronte un soggetto disadattato, nevrotico e qualche volta persino aggressivo.

La memoria di razza non può non influire sulla scelta del cane che ci affiancherà nella vita. Ricordiamo, infatti, che anche un meticcio non è che il prodotto di razze che si sono incrociate fra loro, ognuna delle quali apporterà caratteri particolari e atteggiamenti specifici, componendo in fine il quadro generale del soggetto.

Oltre alle caratteristiche di specie e alle memorie di razza, occorre considerare le caratteristiche del soggetto, infatti all’interno di una cucciolata della razza scelta ci saranno soggetti con caratteristiche individuali che differiscono tra loro. Pertanto è bene avvalersi di un tecnico che vi aiuti nella scelta del soggetto, affinché il cucciolo si avvicini maggiormente alle proprie necessità.

Ad esempio, se volessimo affiancarlo a una persona anziana, sarebbe bene scegliere un soggetto con un temperamento basso; nel caso lo volessimo affiancare a dei bambini, sarebbe bene scegliere un soggetto con una tempra medio-alta e una docilità alta.

E’ quindi importantissimo farsi seguire da una persona competente al quale fornire tutti i dettagli della propria realtà familiare e sullo stile di vita prevalente. In questo modo vi saprà consigliare su quali siano le caratteristiche di razza più indicate aiutandoti nella scelta del soggetto più idoneo, valutando anche più cucciolate.

In caso di adozione di un soggetto adulto, è ancora più importante analizzare bene l’ animale, in quanto oltre alle caratteristiche sopra esposte, il soggetto potrebbe avere un vissuto tale da aver generato traumi e variazioni comportamentali, non sempre di semplice gestione o soluzione.

Maschio o femmina?

Il sesso dell’animale non è un argomento meno importante, la natura maschile e quella femminile sono diverse e anche se sono complementari, differiscono nell’aspetto fisico, caratteriale e anatomico. Conoscere le caratteristiche e le principali differenze tra maschi e femmine può aiutarti a prendere una decisione più ponderata.

Le femmine di solito pesano meno rispetto ai maschi; i maschi sono più alti e sono più corpulenti, anche se tali differenze sono più o meno evidenti secondo la razza. Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il calore o il ciclo riproduttivo. Nella femmina si presenta ogni sei mesi.
In tale periodo, se non vuoi che si riproduca, dovrai prestare molta attenzione.

Durante il calore, la femmina avrà delle perdite di sangue per circa quattordici giorni e dopo le mestruazioni l’organismo presenta alti livelli di progesterone, per cui se non resta pregna potrebbe avere una gravidanza isterica (nota come pseudogravidanza, gravidanza immaginaria o pseudociesi), una condizione piuttosto frequente nei cani femmina non sterilizzati. Durante la gravidanza isterica, il nostro cane può avere sintomi diversi: essere nervosa, adottare e proteggere degli oggetti come se fossero cuccioli, cercare luoghi in cui isolarsi.

Nei maschi la situazione è molto diversa perché sono in calore per tutto l’anno, per questo potrebbero scappare e andare alla ricerca di una cagnolina in calore.

Il maschio, inoltre, tende a montare anche oggetti e, a volte, tale comportamento è accompagnato da aggressività. Per tutte le decisioni relative a castrazione e sterilizzazione, il riferimento deve sempre essere il medico veterinario.

A livello caratteriale, in generale, le femmine sono più affettuose e amano passare tempo in casa assieme ai propri proprietari, mentre i maschi tendono a essere più indipendenti e attivi. Tuttavia ciò non ha alcun fondamento scientifico, per cui il carattere dipende da ciascun cane nello specifico.

Le femmine, tuttavia, si adattano meglio alle case in cui ci sono dei bambini a causa dell’istinto materno di protezione, inoltre, sono più docili e più facili da addestrare. Gli ormoni maschili predominanti nei maschi, invece rendono i maschi più difficili da addestrare e rispondere agli ordini, inoltre sono molto territoriali, comportamento evidente per le tracce di urina che lasciano quando vengono portati a spasso.

I maschi, poi, tendono a essere più aggressivi con gli esemplari dello stesso sesso. Anche se i cani maschi tendono a essere dominanti o aggressivi nei confronti di esemplari dello stesso sesso, il problema può essere evitato
facendo socializzare il cane.

Tutti i cani devono essere socializzati perché è l’unico modo per farli interagire correttamente con i loro simili, con altri animali, con le persone e con i luoghi frequentati. Socializzare non è portare il cane nelle aree di sgambamento, bensì significa svolgere un preciso percorso educativo da effettuare con gli addetti ai lavori.

Conclusioni.

Ciò che importa davvero è essere consapevoli della responsabilità che implica avere un animale domestico. Per fare la scelta della razza e del sesso, è quindi bene considerare l’ambiente in cui inseriremo il cane e la vita che gli vorremo far condurre (presenza di altri animali, bambini, anziani, vita da appartamento o vita sportiva). Consiglio vivamente di farsi aiutare nella scelta da una persona competente e compiere preventivamente tutta una serie di valutazioni.

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