Nella foto Federica e Milù.

Dal Piemonte alla Romagna. Non c’è che dire: un bel passaggio per Federica, e l’inseparabile Milù, “Westie” dal carattere ‘zen’. Di formazione ‘Biancospino’, Federica e Milù negli anni sperimentano di tutto. Una svolta importante arriva frequentando la Fattoria dei Semplici di Luca Scanavacca. Città a 4 Zampe vi racconta la sua storia.


Federica Monti, educatore e mediatore zooantropologico, è responsabile Servizi Pet Sitting di Abbaio Camp.

L’abbiamo per la prima volta incontrata durante una “passeggiata abbaiosa” a Coriano nell’ormai lontano 2019 con Paolo Torno, educatore cinofilo e mediatore zooantropologico con il quale collabora da tantissimi anni.

Federica è originaria del Piemonte e come molti veterani del settore si è formata presso la Scuola di Formazione Cinofila Il Biancospino, la prima scuola di formazione riconosciuta dall’E.N.C.I., centro di riferimento per l’attività cinofila in Italia.


Federica non è di troppe parole e questo forse potrebbe essere il suo primo insegnamento nella relazione con il cane. Il secondo è sicuramente il sorriso, la positività e il fatto di cercare sempre di lavorare con un approccio sistemico, ovvero con tutte le persone che sono in relazione con il cane.

La parola “famiglia”, infatti, è ricorrente anche quando presenta il suo team di educatori, mediatori zooantropologici e professional pet sitter che chiama, appunto, Abbaio Family.

Allora Federica, partiamo dalle curiosità: come sei arrivata in Romagna dal Piemonte?
Dopo la formazione al Biancospino, ho aperto un centro vicino a Ivrea che tra l’altro esiste ancora (FedEle dog-trainer). All’epoca lavoravo in uno studio di video e grafica in 3D e l’attività con i cani era concentrata solo nei week end. Era rimasta in contatto con la maggior parte dei compagni del Biancospino, in particolare Paolo, che un giorno mi contatta …

In che periodo?
Era l’estate del 2014 e lo studio in cui lavoravo stava chiudendo e così, un po’ tra lo scherzo e il ragionamento più serio, mi propone di raggiungerlo a San Giovanni in Marignano dove lui lavorava già principalmente con lezioni domiciliari. E così ho fatto. L’ho raggiunto ed è partita la nostra collaborazione: lezioni singole, classi di socializzazione, stage, eventi, corsi e poi lo sport. Da allora ho collaborato con più realtà con esperienze in genere più che positive soprattutto con il Comune di Gradara dove è nato il progetto Gradara Pet. Ora, invece, sono full time nel coordinamento di tutte le attività di Abbaio Camp.


Come ti sei avvicinata al mondo della cinofilia?
Grazie a Milù (foto) una “Westie” (West Highland white terrier, ndr), la mia compagna di avventure, è con me dal 2008. Ero a passeggio in un parco torinese quando incontrai una ragazza, che in seguito divenne una dei miei istruttori al Biancospino. Dopo quell’incontro decisi di iscrivermi alla scuola e da quel momento in poi si è aperto un mondo. Ho frequentato attività di ogni genere prima di trovare la mia strada: dai corsi comportamentali a tutti i tipi di sport: agility, ricerca persone (prima in operatività con la “CRI”, in seguito ludica), dog dance, rally obedience, disc-dog …
Direi che con Milù abbiamo fatto praticamente di tutto!

Parliamone (della tua strada)!
Per quanto riguarda lo sport ho trovato la mia dimensione nel Disc Dog, è l’attività a me più affine, che adoro e che cerco di portare avanti, in passato ho partecipato a diverse gare con Nikita, la mia dobermann (purtroppo mancata l’anno scorso). Oltre alle attività tradizionali, la mia visione del mondo cinofilo ha preso una direzione diversa intorno al 2019, dopo aver frequentato il corso Mind’6 Extension con Luca Scanavacca della Fattoria dei Semplici. Formazione che ha cambiato radicalmente il modo di vivere e praticare il mio lavoro.


Qual è l’elemento centrale nel tuo lavoro?
Il benessere a 360 gradi. Con i miei clienti lavoro principalmente sulla comunicazione, aiutandoli a capirsi, leggendo i comportamenti del loro amico quadrupede .

Perchè questa scelta?
Perchè in una relazione, la comunicazione e capirsi a vicenda è alla base di tutto

Altri aspetti?
Sicuramente lavorare sui vecchi stereotipi e convinzioni, comprese le ‘chiacchere da parchetto’.

La problematica più frequente che incontri?
Le false convinzioni, l’antropomorfizzazione dei comportamenti, pensare che ragionino come persone e non come elementi di un’altra specie, e di conseguenza male interpretare dei comportamenti … poi ovviamente la difficoltà di fare una passeggiata in relax.


Che cosa hai notato negli ultimi tempi?
Teniamo le dita incrociate. Ma ho notato con molto piacere che in generale ci sono meno casi di cani con aggressività intraspecifica (verso altri cani) e interspecifica (verso persone).

Lavori molto con i cuccioli? Un consiglio spassionato?
Attenzione alle articolazioni nel cucciolo. Poiché abbiamo la spiaggia a portata di zampa, fino all’anno di età meglio evitare quel tipo di terreno perché si corre il rischio che certe sollecitazioni provochino la fuoriuscita della testa del femore dall’acetabolo con la conseguenza di displasia all’anca.

E di Milù che cosa possiamo dire?
Sicuramente è la mia maestra di vita, mi ha aiutato tanto a livello personale a tranquillizzarmi nel momento in cui ho iniziato quest’avventura, estremamente zen, sicura di se ed equilibrata, sia con le persone che con gli animali (tutti), infatti è grazie a lei se già a Torino (11 anni fa) ho iniziato a fare pensione in casa, riesce a calmare i soggetti agitati e tranquillizzare quelli timorosi. Ha una comunicazione strepitosa, dalla quale si può solo che imparare, ragiona su tutto, è di un’indipendenza e un equilibrio incredibile, niente la scalfisce, può cascare il mondo e … fa un passo più in là !

Di Domenico Chiericozzi

Giornalista e direttore Città a 4 Zampe

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