Presentato nel 2022 ai liberi professionisti il SINAC, il nuovo sistema di identificazione e di registrazione dei pet, ad oggi è utilizzato solo in dieci Regioni.

Con la presentazione dei dati relativi alla popolazione Pet in Italia in occasione di Zoomark International 2023 (articolo QUI), anche quest’anno non è stato possibile ragionare su dati certi, bensì stime. Quella dei numeri veri è una battaglia ancora tutta da fare in Italia. Per dare un’idea del fenomeno, sulla base del report “Animali in città” condotto annualmente da Legambiente, in Italia solo 290 Comuni su 986 conosce il numero complessivo degli iscritti all’anagrafe canina e solo il 37,4% ha un regolamento per la corretta detenzione degli animali in città.

Una nuova pagina sarà scritta quando sarà a regime il SINAC, il nuovo Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia gestito dal Ministero della Salute, che andrà a riunire tutte le anagrafi animali attualmente gestite dal Centro Servizi Nazionale (CSN) presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”.

Il SINAC registrerà tutte le informazioni riguardanti tutti gli animali da compagnia compresi quelli diversi da cani, gatti e furetti e tutti gli eventi più importanti come passaggi di proprietà, affido temporaneo, smarrimento, aggressione, decesso e sanitari (visite, interventi chirurgici, trattamenti farmacologici). Al SINAC potranno agire i veterinari libero professionisti autorizzati dalla ASL.

Già utilizzato da 10 Regioni (Calabria, Molise, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Puglia, Liguria, Marche, Bolzano e Veneto), ad oggi sono in fase di migrazione i dati di Abruzzo, Lombardia, Campania, Basilicata. Stanno programmando le attività di migrazione Piemonte, Emilia Romagna ed Umbria. Anche il Friuli Venezia Giulia ha deciso di aderire all’iniziativa.

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