In collaborazione con il Centro Veterinario Romagnolo – RIMINI

A partire dalla seconda metà del secolo scorso, grazie al progresso scientifico in campo medico, al miglioramento delle condizioni di vita ed il conseguente aumento della longevità, tutti quanti abbiamo purtroppo iniziato a familiarizzare con un male subdolo e via via sempre
più frequente: i tumori.

Lo stesso è successo negli ultimi decenni ai nostri animali da compagnia.
Ma, senza entrare troppo nello specifico, di cosa si tratta?

Volendo semplificare, i tumori sono il risultato di errori nel normale meccanismo di replicazione cellulare che sfuggono al controllo. Durante
questo processo è assolutamente normale che ci possano essere degli errori,
i quali vengono normalmente identificati e corretti.

Quando gli errori aumentano o il controllo viene meno, le copie delle cellule che contengono errori possono iniziare a moltiplicarsi a dismisura
dando origine a tessuto tumorale (definito anche neoplastico).

A volte queste nuove formazioni rimangono dove sono nate. In altri casi ci può essere il distacco di alcune cellule che possono andare a creare delle altre colonie in organi lontani da quello di origine (metastasi), danneggiando altri tessuti sani dell’organismo.

Quali sono le cause? Ci possono essere dei fattori di rischio e metodi di prevenzione? Le potenziali cause scoperte ad oggi sono tantissime ed entrare nello specifico richiederebbe diversi capitoli. Dovendo semplificare, possiamo dire che si tratta di una complessa interazione tra predisposizione genetica individuale e contatto, durante la vita, con vari fattori di rischio. In Veterinaria lo studio dei fattori “esterni” è oggetto di studio costante.

Alcuni sono già stati individuati da anni, come le radiazioni solari nei gatti a pelo bianco, i virus della leucemia felina o l’eccesso di alcuni ormoni e diversi altri, ma sicuramente nei prossimi anni se ne conosceranno di più.

Quello che è risultato inoltre da molti studi è la predisposizione di alcune razze ad alcuni tipi di tumore, a prescindere dal grado di parentela. Alcuni esempi potrebbero essere tumori della milza nel Pastori tedesco ed altri cani di grossa taglia, mastocitomi e melanomi nei Boxer o tumori di ghiandole endocrine in Yorkshire terrier ed altre razze.

Detto questo, ci sono profilassi o terapie efficaci? Questo dipende molto dal
tipo di tumore e dallo stadio in cui si trova. Non tutte le forme tumorali sono spaventose e letali e una buona parte può essere eliminata definitivamente dalla chirurgia tradizionale o da altre tecniche più sofisticate.

Per alcune forme particolari esistono dei vaccini (a volte preventivi, come
per il virus della leucemia felina o a volte potenzialmente curativi, come per il melanoma canino) ma nella maggior parte dei casi quello che ha più senso fare è uno screening periodico.

Purtroppo infatti molte forme tumorali in stadio iniziale non causano
alcun sintomo che possa giustificare una visita medica, specie se parliamo di organi interni. In alcuni casi purtroppo, nel momento in cui ci si accorge di loro, è ormai troppo tardi per un intervento curativo.

Molte forme però, se trattate in fase iniziale (di piccole dimensioni e localizzate in un singolo distretto), possono essere curate definitivamente.

Basta quindi una visita clinica periodica? Purtroppo non sempre. Potrebbe essere sufficiente in caso di piccoli tumori cutanei o a livello di cavo orale, occhio, orecchio, mammelle e testicoli, ma se parliamo di organi interni, come nelle persone bisogna ricorrere ad altri mezzi diagnostici come esami del sangue, radiografia, ecografia e in alcuni casi anche tomografia assiale computerizzata (TAC) o risonanza magnetica.

Attualmente è impossibile prevedere con sicurezza se un animale domestico (sia esso predisposto o meno) svilupperà tumori nel corso della
sua vita.

Pianificare degli esami più approfonditi di screening periodico
però può aiutare a diagnosticare e trattare molte forme tumorali prima che sia troppo tardi, soprattutto nei soggetti senior o anziani e nelle razze più predisposte. La migliore medicina spesso è proprio quella preventiva.

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