Passeggiando per le strade di una qualsiasi città, spesso e volentieri, bisogna fare lo slalom tra le
deiezioni canine perché altrimenti si rischia di pestarle. Anche se si dice che può portare un po’ di
fortuna, sarebbe meglio che i proprietari di cani iniziassero a raccogliere i bisogni dei loro amici a
quattro zampe, non solo per una questione di decoro e rispetto per tutti ma anche perché si
rischiano sanzioni fino a 104 euro.
Ed è proprio per questo motivo che, da qualche giorno, è attiva in tutti i comuni dell’Unione della Bassa Romagna una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono delle deiezioni dei cani, attraverso un video pubblicato in rete, i cui protagonisti sono l’attore romagnolo Gianni Parmiani con il cane del canile Tabarì.
Il video è stato realizzato dall’Associazione “Cinoservizio” Canile di Lugo Di Romagna, (nata nel ’91)
che sostiene l’iniziativa. La campagna, che continuerà fino a metà marzo, è stata richiesta dagli
Assessorati all’Ambiente ed è portata avanti dal Servizio Comunicazione dell’Unione e dal Servizio
Igiene e Sanità, in collaborazione con la Polizia e i Servizi Lavori Pubblici dei 9 comuni. La
presidente di Cinoservizio Maria Teresa Ghinassi, spiega l’importanza di questa campagna e
non solo…
Maria Teresa, quando è sbocciata la tua passione per gli animali?
Sono nata con la passione per gli animali, non ricordo un momento in cui non abbia condiviso la
mia vita con qualcuno di loro. Ora ho due cani: Ania e Lucky, due meticci, di 14 e 11 anni, e due
gatti: Biba e Abramo di 16 e 9 anni.
Quali attività portate avanti con l’associazione?
Ci occupiamo di tutela degli animali abbandonati, cani soprattutto. Oltre a combattere l’abbandono,
cerchiamo di sviluppare una corretta relazione uomo/cane. Dal ‘94 gestiamo il canile
comprensoriale di Lugo, attraverso una convenzione con le amministrazioni locali dell’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna.
Quanti volontari sono impiegati? Quanti cani e gatti seguite attualmente?
I volontari attivi sono circa una trentina e seguiamo, in primis, i cani del canile comprensoriale di
Lugo. Ne abbiamo avuti fino a 180. Ora, fortunatamente, il numero è fortemente diminuito.
Cerchiamo di prevenire gli ingressi aiutando le famiglie che non possono più tenere i loro amici a
quattro zampe, collocandoli altrove o coadiuvandoli nella gestione, ci prestiamo nelle situazioni di
emergenza a tutela dei cani come è accaduto durante l’ultima alluvione, quando abbiamo ospitato
molti che appartenevano a famiglie evacuate e abbiamo fornito a tanti altri cibo, farmaci e
antiparassitari. Inoltre, andiamo nelle scuole per sensibilizzare i bambini, nelle case di riposo con i
cani per svolgere attività assistite con gli animali.
Perché avete deciso di aderire a questa campagna di sensibilizzazione?
Per integrare correttamente i cani in società occorre rispettare le regole della buona educazione.
Ci piacerebbe che potessero accedere ovunque, ma per far questo, è necessario che tutti i
proprietari puliscano eventuali deiezioni dei loro animali e facciano in modo che non creino disagio
nei luoghi pubblici. La campagna è limitata al territorio dell’unione dei Comuni della Bassa
Romagna, anche se ne ravviso la necessità anche altrove.
Come vi è venuta l’idea del video?
L’idea è stata di Raffaella, una volontaria, che conosce da vecchia data il signor Parmiani, che
gentilmente si è prestato. Trasmettere il concetto in modo comico, ci è parso una buona modalità
comunicativa e, soprattutto, speriamo che arrivi a più proprietari possibili.
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