Con l’acquisto delle ultime due alpaca femmine provenienti dalla Nuova Zelanda, Denis Bondanini oggi ha tutte le ventidue tonalità di lana riconosciute. Grazie alle mani esperte di due magliaie, vengono realizzati diversi prodotti anche su misura. La fibra? “Paragonabile al Cachemire”.

Non c’è bisogno di andare in Sud America o nella lontana Nuova Zelanda per ammirare la bellezza degli Alpaca, splendidi “cugini” dei cammelli. Nelle colline di Cesena, infatti, Denis Bondanini ne ha oltre venti, dopo che, incrociando il loro muso, è scattato il colpo di fulmine: “In famiglia – spiega – abbiamo da sempre avuto tanti animali come cavalli, pecore, cani e gatti”.

Cercando proprio un cane tra le pagine web, lo sguardo di Denis è stato catturato dalla bellezza degli Alpaca che lo ha portato, fin da subito, a voler approfondire la loro conoscenza. “Non conoscevo questi animali così ho iniziato ad informarmi ed ho scoperto che c’erano egli allevamenti anche in Italia”. Denis inizia, così, un “pellegrinaggio” da un all’allevatore all’altro per scoprire le esigenze di questi affascinanti mammiferi. “Volevo capire se la loro gestione era fattibile. Ho trovato, poi,  un signore nelle nostre colline che ne aveva alcuni e ho comprato i primi due maschi per averli da compagnia”.

La passione si accosta, poi, all’intuizione imprenditoriale e nel 2014 nasce “CesenAlpaca”. Anno dopo anno, di pari passo all’interesse per questi docili quattro zampe cresce anche il loro numero. “Hanno prezzi di mercato molto alti – spiega – quindi ci sono da fare sacrifici per avviare un allevamento. Tuttavia, piano piano, ho comprato due femmine che nel tempo si sono riprodotte e ho fatto altri acquisti mirati allargando un po’ il gruppetto. Adesso ho 22 alpaca, diversi per colore, molti dei quali sono nati nella mia fattoria”. 

L’allevamento di Alpaca a Cesena. Nella foto di copertina Denis con uno degli esemplari.

Animali da gregge, gli alpaca sono tendenzialmente socievoli non solo nei confronti dell’uomo ma anche rispetto agli altri animali:  “Sono veramente pacifici – assicura – ti danno una gran serenità. Gli piace stare con quelli della stessa specie ma si adattano anche alla compagnia di capre e pecore. Sono molto puliti: scelgono zone all’interno dei recinti dove vanno a sporcare e lo fanno solo lì. Mangiano fieno e l’erba del pascolo”. Oltre alle bontà del loro carattere, una delle virtù è certamente la loro soffice e calda lana. “La fibra è paragonabile al Cachemire, una delle migliori al mondo. Noi ,tutti gli anni prima dell’estate, facciamo la tosatura: questo permette a loro di stare freschi durante i mesi più caldi e a noi di realizzare prodotti unici.”

Una volta inviata la tosatura nei lanifici, viene prodotto un filato del colore naturale del manto. “Sono riconosciute 22 tonalità di colore con varie sfumature e io, con l’acquisto delle ultime due alpaca femmine provenienti dalla Nuova Zelanda, le ho tutte”. Con l’aiuto delle mani esperte di due magliaie, vengono realizzati diversi prodotti anche su misura. “Ultimamente mi hanno chiesto un maglione ma facciamo anche cuffie, scalda collo, sciarpe oppure c’è qualche donna che mi acquista qualche gomitolo di lana per lavori all’uncinetto”. I peli più corti, come quelli che ricoprono gambe e collo, sono invece destinati alle imbottiture per trapunte e cuscini. “La loro è una lana termoregolatrice che non porta allergie e proprio per questa ragione viene usata anche prodotti da destinare ai bambini, come copertine anche molto leggere, ma in grado di sprigionare un grande calore”.

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Di Raffaella Tassinari

Giornalista

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