di Enzo Ceccarelli *

Rimini è una città a forte trazione animalista, ogni giorno tante persone s’impegnano per la difesa di questi nostri piccoli amici, tutelando la loro salute e i loro diritti, vivendo pienamente questa relazione. Sono queste le persone con cui mi voglio confrontare, perchè il benessere dei nostri animali è per me un obbiettivo da raggiungere insieme, lavorando in sinergia, certo ognuno con le sue competenze, con la sua storia, con il suo modo di vedere le criticità, ma quello che farà la differenza in realtà non è da dove si parte ma  dove arriveremo insieme. 

Il primo problema che dovremo affrontare è quello del canile, è evidente che dopo 30 anni di attività, la legge 281/91 ha fallito il suo obbiettivo. Attualmente la strategia del canile è quella di dare ospitalità incondizionata e acontestuale a tutti gli animali senza proprietario, con un dispendio incredibile di risorse, problemi di carattere organizzativo e gestionale, scarsa sinergia e trasparenza nell’interfaccia istituzioni, gestori e società civile, ma soprattutto alta sofferenza degli animali costretti alla vita da carcerati in canile.

La strategia che mi sento di proporre dopo averla discussa con professionisti del settore e con operatori della cinofilia è quella di un cambio di marcia, di un rinnovamento culturale, Rimini è pronta per il Parco Canile Rifugio, quindi non più un area di sosta per animali, ma un vero polo di aggregazione sociale. 


E’chiaro che in questa ottica di rinnovamento culturale anche il volontariato dovrà farsi trovare pronto a questa sfida impegnativa. I volontari sono una risorsa importante per tutti i canili italiani e chiaramente non possono essere esclusi dal loro ruolo, si dovrà comunque anche per loro investire su un percorso di formazione per prevenire e correggere errori di gestione. 


Per quando riguarda le aree di sgambamento sono troppo poche e vanno potenziate sia nel numero, sia nella gestione che nei controlli delle attrezzature interne. Ricordiamo che queste aree, per legge, sono le uniche dove il si può lasciare libero il proprio cane senza rischiare di incorrere in sanzioni amministrative è quindi importante che questo momento di socializzazione avvenga in totale sicurezza sia per gli umani che per i non umani. 


Il rapporto tra uomo è cane negli ultimi 30 anni è cambiato profondamente, prima il cane viveva in campagna poi con l’industrializzazione lo abbiamo preso e messo a fare la guardia nel nostro giardino, adesso tutto è cambiato, lo abbiamo preso e inserito nel nostro contesto familiare diventandone di diritto membro effettivo ed è per questo che la relazione va tutelata e difesa. 


Per quanto riguarda il gattile, non capisco come mai non è stato mai realizzato, ma vedremo di rimediare a questa situazione, in quanto l’ambiente in cui vivono i gatti in canile è molto pericoloso. Il compito di  Amministrazione Comunale è risolvere i problemi trovando soluzioni e questo anche per quanto riguarda i nostri piccoli amici. Trovo profondamente ingiusto riportare tutto ad un discorso di scelte economiche, in quanto quando si tutela il benessere degli animali, oltre che investire sul futuro, tuteliamo anche il nostro.

* Candidato Sindaco Comune di Rimini per il centrodestra

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *