Il 12 giugno a Riccione si vota per la nuova amministrazione comunale. Per questo abbiamo voluto chiedere ai candidati sindaco di Riccione di dirci quello che hanno in mente di fare per i nostri amici a quattro zampe. Ecco i loro programmi, i loro impegni.
La candidata sindaca del centro sinistra Daniela Angelini (sostenuta da PD, Movimento 5 stelle, Riccione col Cuore, Riccione 2030, Uniamo Riccione e Riccione Coraggiosa), spiega le azioni che intende adottare in questo senso, se dovesse diventare sindaca: “Nel 2007, nel nostro comune, è stato inaugurato un canile in via Piemonte che può ospitare più di 100 cani, con funzione sovracomunale e che ha ottenuto ben due finanziamenti della Regione Emilia Romagna. Si tratta di una eccellenza che tutti ci riconoscono grazie anche al prezioso lavoro svolto in questi anni dalle associazioni animaliste.
Questa struttura, oggi, può proseguire il suo percorso di crescita, ampliandosi e offrendo servizi anche ai privati che possiedono degli animali, con particolare attenzione all’ambito turistico. Può farlo grazie anche al fatto che il fenomeno dell’abbandono dei cani è sotto controllo su tutto l’ambito provinciale. Una questione invece che va affrontata subito e con determinazione è quella relativa alla mancanza di una struttura di accoglienza per gatti abbandonati; incontrando diverse volontarie che a Riccione si occupano delle colonie feline sul nostro territorio, ho compreso che i gatti hanno numeri incontrollabili. È mia intenzione dare una risposta a questa emergenza con la realizzazione di un gattile. Stiamo valutando diverse soluzioni tra le quali una possibile collaborazione con il Comune di Rimini. Qualora poi dovessi essere eletta, verificherò di poter destinare ogni anno dei fondi pubblici, per aumentare le attività di controllo delle nascite dei gatti in collaborazione con associazioni, servizi veterinari e ambulatori veterinari sul territorio”.
Il candidato sindaco Claudio Cecchetto (sostenuto da Lista Cecchetto, Riccione Civica e Fratelli di Riccione) che, tra le altre cose, possiede un cane femmina di nome Peggy (incrocio maremmano di 6 anni), ci dice quale sarebbe la sua ricetta per i pelosetti, ma anche per i loro padroni: “Gli animali domestici sono sicuramente una parte importante della città di Riccione, ma quando, in casa, hai un cane o un gatto ne vorresti avere molti altri. Nel nostro progetto di rinnovamento della città ci sarà un pensiero dettagliato per i nostri amici a quattro zampe.
Una vera città turistica non può non accogliere efficacemente anche gli animali che spesso pagano il prezzo delle vacanze dei loro padroni. Sentiamo il bisogno di rendere Riccione accogliente per tutti, animali o umani che siano. Sicuramente verranno previsti degli sgambatoi con servizi e custode ad ore, magari inizialmente per alcuni periodi dell’anno e se la cosa funziona estenderla tutto l’anno. Un’altra cosa che vorremmo fare è prevedere, per chi adotta un animale dal canile, una convenzione con i veterinari per ridurre il costo delle visite. Lo scopo di tutto questo, dovrebbe essere quello di incentivare le adozioni”.
Anche la candidata del Movimento 3V Stefania Sinicropi, che possiede un gatto europeo di nome Hector, di 7 anni, adottato dal cane di Riccione proprio 7 anni fa, parla di quello che vorrebbe fare, qualora diventasse sindaca, per i cani e gatti della città: “Io amo tutti gli animali domestici e soprattutto i gatti. Nel nostro programma elettorale, c’è un punto dedicato proprio a loro, a cominciare dalla manutenzione e sviluppo di tutte le strutture comunali volte all’accoglienza degli animali domestici, aumentando gli spazi verdi in cui poter lasciare i cani in libertà. Oltre a questo, per noi sarebbe importante verificare periodicamente la salubrità dei canili dei nostri amici pet”.
Stefano Caldari, assessore al Turismo del comune di Riccione e candidato sindaco civico del centro destra alle prossime amministrative, l’impegno per la realizzazione di importanti opere di manutenzione e adeguamento che riguarderanno il canile comunale, che vedrà la realizzazione di un ampliamento, soprattutto riservato ai servizi, nel lotto attiguo dedicato a questa funzione.
“Vogliamo fare della gestione una nuova sfida – aggiunge Caldari -. Pertanto saremo nelle condizioni di iniziare un percorso completamente nuovo di sinergia e collaborazione per migliorare la vita in città dei nostri amici fedeli e di tutti noi che li accudiamo ed anche supportare nuove forme di lavoro giovanile legate a queste attività”.
Come rilevato dal X Rapporto di Legambiente “Animali in città”, infatti, la gran parte degli attuali costi è assorbita nella gestione dei cani presso i canili rifugio, strutture indispensabili nel modello attuale, ma oggettivamente fallimentari rispetto ad obiettivi credibili tanto di benessere animale che di contenimento dei costi a carico delle pubbliche amministrazioni.
“Proprio per questo – aggiunge Caldari – studieremo percorsi di educational, di pet terapy in città e nelle scuole, accompagnamenti all’adozione, sulla cura e la custodia dei nostri amici a quattro zampe, il tutto anche con possibili collaborazioni con i veterinari della città.
La Pet Economy è una realtà, trovare il modo di aiutare i nostri amici animali generando benessere e opportunità per l’intera comunità è un percorso ormai imprescindibile”.
Non ultimo, parte del progetto prevede anche l’opportunità di concedere al canile la custodia, in convenzione, degli sgambatoi disseminati in città per tenerli curati, puliti e assicurare il controllo delle forme di corretto utilizzo.
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