
Viaggiare con un gatto può essere una vera sfida, sia per il proprietario che per l’animale. I gatti, notoriamente abitudinari, spesso vivono il trasporto come un’esperienza stressante e traumatica, soprattutto se non sono stati abituati fin da piccoli al trasportino. Tuttavia, secondo gli esperti, esistono strategie e accorgimenti che possono rendere ogni viaggio molto meno traumatico, aiutando il felino a sentirsi più sicuro e tranquillo. In questo articolo vedremo come scegliere il trasportino giusto, come abituare gradualmente il gatto e quali tecniche adottare durante il viaggio per ridurre al minimo lo stress, secondo le raccomandazioni dei veterinari e degli etologi felini.
La scelta del trasportino: materiali, dimensioni e sicurezza
Il primo passo per rendere il viaggio meno traumatico è la scelta del trasportino. Gli esperti consigliano di optare per un modello solido, facile da pulire e sufficientemente grande da permettere al gatto di stare in piedi, girarsi e sdraiarsi comodamente. Il materiale più indicato è la plastica rigida, che garantisce maggiore protezione in caso di urti e può essere facilmente igienizzata dopo ogni utilizzo.
Le dimensioni sono fondamentali: un trasportino troppo piccolo può aumentare il senso di claustrofobia, mentre uno troppo grande potrebbe non far sentire il gatto al sicuro. Un buon compromesso è quello che lascia circa 5-10 cm di spazio libero attorno al corpo del gatto quando è sdraiato. Alcuni modelli sono dotati di aperture superiori, che facilitano l’inserimento e l’uscita dell’animale, riducendo il rischio di graffi e fughe improvvise.
La sicurezza è un altro aspetto cruciale. È importante assicurarsi che il trasportino abbia una chiusura robusta e che sia dotato di una base antiscivolo. Durante il viaggio in auto, il trasportino va sempre fissato con la cintura di sicurezza o posizionato in modo che non si muova. In aereo o in treno, invece, è consigliabile informarsi sulle specifiche normative della compagnia scelta per garantire il massimo comfort e sicurezza al proprio gatto.
Abituare il gatto al trasportino: un percorso graduale
Molti gatti associano il trasportino a esperienze negative, come visite dal veterinario o viaggi stressanti. Per questo motivo, gli esperti suggeriscono di abituare il felino al trasportino in modo graduale, trasformandolo in un luogo familiare e sicuro già a casa.
Il primo passo consiste nel lasciare il trasportino aperto in una zona frequentata della casa, magari inserendo all’interno una coperta morbida, giochi o qualche crocchetta. In questo modo il gatto potrà esplorarlo liberamente, senza pressioni. Alcuni gatti potrebbero impiegare giorni o settimane prima di entrare spontaneamente: la pazienza è fondamentale.
Per incentivare il gatto, si possono utilizzare feromoni sintetici (come quelli contenuti negli spray o nei diffusori specifici per gatti) che hanno un effetto calmante e favoriscono l’associazione positiva con il trasportino. Una volta che il gatto si mostra a suo agio, si può iniziare a chiudere la porta per pochi minuti, aumentando gradualmente il tempo e premiando sempre il comportamento calmo con carezze o bocconcini.
Durante il viaggio: tecniche per ridurre lo stress
Il momento del viaggio è spesso il più delicato. I gatti sono molto sensibili ai cambiamenti e ai rumori forti, perciò è fondamentale adottare alcune precauzioni per ridurre al minimo lo stress. Gli esperti consigliano di coprire parzialmente il trasportino con un telo leggero, in modo da ridurre gli stimoli visivi senza però impedire la circolazione dell’aria.
Durante il trasporto in auto, è importante mantenere una temperatura confortevole e guidare in modo prudente, evitando brusche frenate o curve improvvise. Parlare con tono rassicurante e mantenere la radio a un volume basso può aiutare a tranquillizzare il gatto. Se il viaggio è particolarmente lungo, è consigliabile fare delle brevi pause per controllare lo stato del gatto, senza mai aprire il trasportino in luoghi non sicuri.
In alcuni casi, soprattutto se il gatto è particolarmente ansioso, il veterinario potrebbe suggerire l’uso di integratori naturali calmanti o, in casi estremi, di farmaci ansiolitici specifici per animali. Tuttavia, questi rimedi vanno sempre utilizzati sotto stretto controllo veterinario e mai somministrati di propria iniziativa.
Dopo il viaggio: come aiutare il gatto a rilassarsi
Arrivati a destinazione, è importante dare al gatto il tempo di ambientarsi. Gli esperti raccomandano di non forzare mai il gatto a uscire dal trasportino: lasciate che sia lui a decidere quando sentirsi pronto. Potete facilitare il processo posizionando il trasportino in una stanza tranquilla, con accesso a lettiera, acqua e cibo.
Se il viaggio è stato particolarmente lungo o stressante, il gatto potrebbe impiegare alcune ore, o anche un giorno intero, per tornare completamente rilassato. Offritegli coccole solo se le cerca e rispettate i suoi tempi. In caso di comportamenti insoliti o segnali di malessere (come vomito, diarrea, apatia o eccessivo nascondersi), è consigliabile consultare il veterinario per escludere problemi di salute legati allo stress del viaggio.
Infine, ricordate che ogni esperienza positiva aiuta il gatto ad affrontare meglio i viaggi futuri. Premiatelo sempre con attenzioni, giochi o bocconcini dopo ogni spostamento, in modo da rafforzare l’associazione positiva con il trasportino e con il viaggio stesso. Con pazienza, costanza e i giusti accorgimenti, anche i gatti più diffidenti potranno imparare a viaggiare senza traumi, rendendo ogni spostamento più sereno per tutta la famiglia.