Le orchidee con la loro grazia e le tantissime varietà di colori, sono tra le piante ornamentali più apprezzate e amate al mondo. C’è però da dire che nonostante la loro bellezza molte persone considerano queste piante difficili da mantenere, dato che molto spesso appassiscono al minimo errore. In Giappone esse sono diventate un vero e proprio simbolo di eleganza, perfezione longevità.
Cosa rappresenta l’orchidea nella cultura giapponese?
In Giappone l’orchidea è simbolo di raffinatezza, equilibrio e purezza spirituale, infatti già durante il periodo Edo queste piante venivano coltivate dai nobili e dai monaci zen. Le orchidee sono quindi considerate delle espressioni viventi dell’estetica, ovvero della bellezza delle cose semplici, imperfette e transitorie. Ciò significa che non si aveva solo una pianta fiorita ma era molto di più.
Infatti, l’orchidea rappresentava la pazienza, l’osservazione e la connessione con il ciclo della natura e proprio questa visione ha plasmato un modo unico di prendersi cura di queste piante, andando quindi ad intrecciare la tecnica e lo spirito. Dunque, le orchidee in Giappone sono diventate dei veri e propri simboli di eleganza, perfezione longevità.
Ma qual è il segreto per ottenere delle splendide orchidee? Si tratta in effetti di una combinazione di antiche tradizioni, rispetto per la natura è anche una filosofia che va oltre la semplice cura della pianta. In questo articolo quindi andremo a vedere il segreto giapponese per ottenere delle splendide orchidee, capendo quindi come poterci prendere cura di questa pianta.
Qual è il segreto giapponese per curare le orchidee?
Uno dei pilastri della cura giapponese per le orchidee è sicuramente la semplicità, infatti è molto spesso si commette l’errore di andarle a soffocare con troppe cure. Ad esempio con l’acqua in eccesso, dei fertilizzanti frequenti o anche degli spostamenti continui e ciò di solito non fa bene alla pianta stessa.
Per i giapponesi invece, è opportuno andare ad adottare l’approccio opposto, ovvero bisogna andare innanzitutto ad osservare la pianta, lasciando che essa si esprima attraverso i suoi ritmi e intervengono solo quando è necessario. Ad esempio una regola fondamentale giapponese è sull’irrigazione, ovvero si deve annaffiare poco ma sempre con consapevolezza.
Le orchidee devono essere bagnate solo quando le radici sono completamente asciutte e l’acqua deve essere a temperatura ambiente. Si deve anche preferire quella piovana o quella decantata e non si deve innaffiare dall’alto, ma si deve preferire immergere il vaso per pochi minuti in acqua, evitando quindi i ristagni idrici.
Quale ambiente scegliere
Un altro segreto giapponese è l’importanza dell’ambiente in cui vivono le orchidee. Infatti, in Giappone si tende a prestare molta attenzione alla luce, all’umidità e anche alla ventilazione cercando quindi di riprodurre le condizioni ideali delle foreste tropicali da cui derivano le orchidee. Ciò significa che l’obiettivo principale non è andare a forzare la fioritura ma creare un micro clima armonioso.
La luce deve essere filtrata e mai retta, infatti si tendono ad utilizzare le tende leggere o della carta di riso per andare a schermare i raggi del sole e ricreando quindi una luce morbida e diffusa. L’umidità viene mantenuta con delle ciotole d’acqua vicino alle piante o con l’uso di nebulizzatori.
Ovviamente, si devono sempre andare ad evitare gli eccessi e la ventilazione deve essere continua ma delicata, infatti risulta essere importante che l’aria circoli senza andare a creare delle correnti forti per andare a prevenire eventuali muffe o anche parassiti. È importante anche la scelta del vaso che non deve essere solo estetica.
Quale vaso scegliere
In Occidente si tende a coltivare le orchidee in dei vasi di plastica trasparente, i quali sono comodi ma poco eleganti. In Giappone invece il vaso è parte integrante dell’esperienze estetica infatti si tendono ad utilizzare dei vasi in ceramica porosa o terracotta che permettono alle radici di respirare e favorire anche il drenaggio.
La scelta del vaso, quindi non è solo funzionale ma deve essere in armonia con la pianta, quindi né troppo appariscente né troppo semplice. Ci deve essere quindi un forte equilibrio andando a creare un insieme equilibrato tra la pianta e il vaso. I coltivatori inoltre, praticano la potatura con grande cura e rispetto.
Dopo la fioritura lo stile infatti non viene tagliato di netto, ma solo seccato completamente in questo modo si deve andare ovviamente ad osservare la pianta per capire se sta preparando un nuovo bocciolo o ha semplicemente bisogno di riposo. Anche le radici secche o malate vengono eliminate con attenzione utilizzando delle forbici sterilizzate.
