Orto urbano a giugno: le colture ideali per raccolti veloci secondo la guida Slow Food

Orto urbano a giugno: le colture ideali per raccolti veloci secondo la guida Slow Food

Giugno è un buon mese per chi vuole iniziare un piccolo orto in città. La temperatura è stabile, le giornate sono lunghe e le piante crescono in fretta. Per chi ha poco spazio e vuole risultati in tempi brevi, alcune colture sono più adatte di altre. La guida Slow Food consiglia specie che danno raccolti in poche settimane, senza complicazioni.

Insalate, ravanelli e carote: ideali per iniziare

Le insalate a foglia, come lattuga e rucola, sono tra le più rapide. La semina si può fare direttamente in vaso, senza trapianti. Bastano tre o quattro settimane e si può già iniziare a raccogliere. Una cosa utile è seminare a scalare, ogni 10 giorni, così sia sempre qualcosa di fresco da tagliare. Anche in cassette di plastica vanno bene, purché drenino bene l’acqua.

Orto urbano a giugno: le colture ideali per raccolti veloci secondo la guida Slow Food

I ravanelli sono sorprendentemente veloci. Già dopo venti giorni si affacciano fuori dalla terra. Servono poche cure: solo un po’ d’acqua e terra non troppo compatta. Alcune varietà, come i ravanelli tondi rossi, sono ideali per chi è alle prime armi. Si possono mettere negli spazi tra le altre colture, tanto crescono in fretta e non occupano molto.

Le carote, invece, richiedono un po’ più di pazienza. La crescita dura circa due mesi e mezzo, ma si possono scegliere varietà più rapide. Il trucco è non interrare troppo i semi, coprirli con poca terra e mantenere l’umidità costante finché non germinano. Meglio un vaso profondo, altrimenti rischiano di crescere storte o piccole. Non sono difficili, ma un po’ più lente rispetto ad altri.

Altre scelte valide: erbe aromatiche, fagiolini e piselli

Tra le colture aromatiche, il basilico è sicuramente il più diffuso. A giugno germoglia in pochi giorni e si può già cominciare a cogliere le prime foglie dopo due o tre settimane. Anche il prezzemolo, l’erba cipollina e la maggiorana si prestano bene al vaso. Alcuni le tengono vicino alla finestra o sul davanzale. Basta poco spazio, ma danno soddisfazione e tornano utili in cucina.

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I fagiolini nani crescono in fretta e non hanno bisogno di tutori. Una volta seminati, spuntano in meno di una settimana e nel giro di un mese e mezzo sono pronti. È importante non esagerare con l’acqua nei primi giorni, per evitare marciumi. Quando iniziano a produrre, meglio raccoglierli spesso, così ne fanno di più. Anche il profumo delle foglie è piacevole.

I piselli possono essere un’altra scelta valida per chi vuole raccolti di stagione. Anche se di solito si seminano priva, alcune varietà resistenti possono essere piantate a inizio giugno. Serve qualche bastoncino per sostenerli, ma nulla di complicato. La fioritura è rapida: in tre quattro settimane arrivano i primi baccelli. Vanno raccolti teneri, altrimenti diventano stopposi.

Ortaggi che crescono in breve tempo

Le zucchine sono piante generose. Se il clima è mite, a giugno si possono seminare direttamente in vaso. Crescono in fretta e nel giro di un mese iniziano a produrre. Anche un solo vaso da 30 cm può bastare per una pianta. Serve solo tanto sole e acqua regolare. Meglio raccogliere le zucchine piccole, prima che diventino troppo grandi e fibrose.

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Per chi ha poco spazio, conviene scegliere varietà ciclo breve. Esistono semi specifici per orti urbani, selezionati proprio per crescere più in fretta. Alcuni cataloghi indicano anche il numero di giorni previsti fino al raccolto. È utile per organizzarsi meglio, soprattutto se si vuole ruotare le colture o usare lo stesso vaso per più piante durante la stagione.

Un altro trucco è la coltivazione verticale. Non serve solo per risparmiare spazio, ma anche per migliorare la circolazione dell’aria e ridurre il rischio di malattie. Con qualche griglia o rete si possono fare arrampicare i fagiolini, piselli o anche piante di pomodori. Non occorre costruire grandi strutture: basta qualche canna di bambù legata con dello spago.

Attenzione all’acqua e ai parassiti

L’acqua è essenziale, soprattutto in città, dove il sole può essere molto forte e seccare la terra in poche ore. Un’irrigazione regolare fa davvero la differenza. In generale, meglio annaffiare la mattina presto la sera, per evitare l’evaporazione. Chi ha un terrazzo molto esposto può usare pacciamatura con paglia o foglie secche, così l’umidità resta più a lungo nel terreno.

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Le piante invaso sono più vulnerabili a sbalzi di temperatura, vento forte o parassiti. Anche un piccolo attacco di afidi può danneggiare seriamente le foglie giovani. Alcuni usano decotti naturali a base di aglio o ortica, da spruzzare sulle foglie ogni tanto. Non fanno miracoli, ma aiutano a tenere lontani gli insetti senza trattamenti aggressivi.

Infine, va detto che l’orto urbano è anche una questione di osservazione. Non tutto cresce sempre come previsto. A volte una semina non prende, oppure la pianta si blocca. Ma non è tempo sprecato: osservando come reagiscono le piante, si impara più in fretta. E giugno è un buon punto di partenza, perché il caldo favorisce la crescita e c’è ancora margine per le seminarle se qualcosa va storto.

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